sabato 18 settembre 2010

[Rece]L'apprendista stregone



Qualche tempo fa per passare una serata fra amici, qualcuno ebbe l'idea di andare a vedere "L'apprendista stregone", ultimo filmone della Disney, lo guardai e pensai tra me e me che fosse un film carino, qualche ora dopo, a mente più lucida, mi resi conto di aver visto una vera cagata su pellicola.

Alla Disney oggi mi sembra che francamente non interessi proprio più nulla di fare buoni film, interessano solo i bigliettoni, poi ogni tanto la loro Pixar sforna dei buoni lavori di cartoni in 3D ma generalmente all' estetica preferisce i soldi(in banconote di piccolo taglio?).

Partiamo dall'inizio: il film apre con un'introduzione che spiega in un eterno quarto d'ora il mondo della magia, giusto per sapere che non finiremo ad Hogwarts.

Il resto del film ve lo racconto con poche parole: una marea di effetti digitali e una marea di battute non divertenti dette dal protagonista sfigato.

Cosa dire degli attori? Nicolas Cage sa recitare, anche in brutti film, Alfred Molina se la cava anche lui abbastanza bene, il protagonista Jay Baruchel ci sta dentro solo perchè ha la faccia da tipico nerd americano, vorrei solo che non avesse detto tutte quelle brutte battute di dubbio umorismo e come ciliegina sulla torta abbiamo Monica Bellucci che ci mostra le sue capacità recitative da statua di marmo e la sua espressività da merluzzo.

Passiamo alla sceneggiatura: il tema della magia è un tema già visto e rivisto nei numerosi capitoli di Harry Potter, oggi la moda è ormai dettata da vampiri sentimentalisti...
Ora nuova domanda, come introdurre questo tema? Semplice: i maghi usano il 100% dei loro cervelli! Ciò mi lascia abbastanza perplesso, ma vabbeh, non me la prendo. Mi è piaciuto l'abbinamento tra magia e scienza ma poi mi citano appena Nikola Tesla, un personaggio storico interessantissimo, che poteva essere usato per avvalorare questo abbinamento: si poteva fare molto di più.

Un mio pallino, l'uso della musica: la amata dal protagonista è una grande amante della musica e lavora pure in una radio universitaria ma poi si scopre tristemente che la sua canzone preferita non è altro che un banale brano simil indie rock che fa venire solo il latte alle ginocchia. Bah! La musica sarà pure la tua vita ma per me spari solo cazzate.

Concludendo: un film fatto male, da cui si poteva fare molto di più, solo Cage e gli effetti speciali mi sono piaciuti, per il resto abbastanza deludente.


PS: ma nella scena in cui in cui il bambino si intrufola nel negozio, secondo voi Nicolas Cage non sembra un po' un pedofilo? Insomma, la frase "Vieni qui bambino che ho una cosa per te" non vi sembra sospetta?